MADRE DEL 1er CICLO DE LUNA – APRENDER LA VERDAD
Por Sofía Paravati, Italia
Terapeuta Menstrual Certificada
Habla en relación a que es la madre de todos los ciclos y la guardiana del ritmo, así como la creadora del vínculo entre los seres vivos y la guardiana de sus necesidades; de hecho, vino a la tierra para conocernos y armonizarnos para que no hubiera separación. Nos pide que bajemos nuestra mirada al menos un metro para volver a observar el mundo con humildad, más cerca de la tierra, recuperando las cualidades importantes de la niña que representa: la curiosidad y la sed de aprender todo.
El día en que descubrió cómo entender los lenguajes de las criaturas vivientes y, por lo tanto, sus relaciones, también experimentó la frustración debido a la incapacidad de entender, por lo que al principio se encerró en la mente con pensamientos repetitivos que se desprenden de la realidad y del corazón, y luego la ayudaron sus amigos (los animales), y volvió a ver las posibilidades de saber, que el cuerpo nos ofrece.
Hablar con las relaciones nos enseña a fluir en el cambio de cada ciclo, nos enseña a bailar con cada temporada y a participar en la danza del cambio en primera persona con las fases de nuestro ciclo menstrual. Nos enseña que cada fase tiene su propio ritmo que se puede sentir y nos enseña a contactarla para conocernos a nosotros mismos, a los demás y nuestras relaciones. Hoy, la ciencia ha descubierto que en realidad oscilamos entre diferentes etapas, de hecho rítmicas, de ondas cerebrales electromagnéticas (delta, theta, alfa, beta y gamma) que van desde niveles bajos de actividad hasta frecuencias más altas que tocan los diferentes estados que vivimos. como el sueño profundo, el estado creativo-imaginativo, el pensamiento consciente y concentrado, el enfoque excesivo que genera estrés y estados expandidos de conciencia. Hablar con las relaciones nos guía en la formación auditiva. ¿Cuál es el ritmo del verano? ¿Y la primavera? ¿Qué es diferente al respecto? ¿Y cuál es mi ritmo ahora? ¿Y qué ritmo tengo cuando hago o pienso mil cosas? ¿Y mientras sigo mis pasiones? ¿Cuál es mi ritmo cuando tengo mi sangre? ¿Y cuál es el ritmo de mi sangre?
Para conocer estos ritmos dentro y fuera de nosotros, ella sugiere un camino: el primer paso es abrirnos al silencio, a la quietud, induciéndonos a detenernos; el segundo paso es prestar atención al ritmo que tenemos dentro y seguirlo sin juzgarlo; el tercer paso es introducir un elemento que, con una repetitividad lenta, eventualmente nos lleve a frenar y estabilizar nuestro ritmo, nosotros mismos; entonces, si queremos conectarnos con el ritmo de otra cosa o persona, para abrazar su verdad, nos pide que iluminemos en nuestro interior la intención de conexión que nos traslada al otro; posteriormente nos enseña a pedir permiso; finalmente, una vez recibido, nos muestra cómo vaciarnos al aprender de nuestro útero, suspendiéndonos momentáneamente, nuestros pensamientos para comenzar a imitar los movimientos del otro hasta que se conviertan, hasta que nos convertimos en el ritmo de esa entidad.
Tomar el camino de Hablar con relaciones significa comenzar a conectarse con el ritmo de todo lo que encontramos en la vida cotidiana: el vestido que quiero usar hoy, la mano, el árbol que encuentro, la copa de la que estoy bebiendo, el grano de arena que sobra en el pie … Tomar este camino significa acostumbrarnos a seguir el ritmo que tenemos dentro con una mano y jugar con él, sentir qué cambia si lo relacionamos con las mareas o con una flor para dejarnos llevar por la belleza del cambio, por la complejidad armónica del mundo. Interior y exterior. Hablar con las relaciones, nos lleva a comprender que solo recuperando la mutabilidad de nuestros ritmos y nuestro flujo con ellos podemos encontrar un equilibrio.

Escultura de Debra Bernier
Idioma Original
MADRE del PRIMO CICLO LUNARE – APPRENDERE LA VERITÀ
Parla con le Relazioni è la madre di tutti i cicli e la custode del ritmo oltre che la creatrice delle parentele tra gli esseri viventi e la guardiana dei loro bisogni; venne infatti sulla terra per conoscerli e per armonizzarli tra di loro affinché non ci fosse più separazione. Ella ci chiede da subito di abbassare il nostro punto di vista di almeno un metro per riosservare, più vicine alla terra, il mondo con umiltà, recuperando le importanti qualità della bambina che lei rappresenta: la curiosità e la sete di apprendere ogni cosa.
Il giorno che scoprì come comprendere i linguaggi delle creature viventi e quindi le loro relazioni, sperimentò la frustrazione dovuta all’incapacità di comprendere, quindi in un primo momento si rinchiuse nella mente dei pensieri ripetitivi che distaccano dalla realtà e dal cuore, poi aiutata dai suoi amici si accorse di molto altro tornando alle possibilità di conoscere che ci offre il corpo.
Parla con le Relazioni ci insegna a fluire nel mutamento di ogni ciclo, ci insegna a danzare con ogni stagione e a partecipare alla danza del cambiamento in prima persona con le fasi del nostro ciclo mestruale. Ci insegna che ogni fase ha un proprio ritmo che può essere sentito, e ci insegna a contattarlo per conoscere noi stesse, gli altri e le nostre relazioni. Oggi la scienza ha scoperto che effettivamente noi oscilliamo tra diversi stadi, di fatto ritmici, di onde cerebrali elettromagnetiche -delta, theta, alfa, beta e gamma- che vanno da livelli bassi di attività a frequenze più elevate toccando i differenti stati che viviamo, quali il sonno profondo, lo stato creativo-immaginativo, il pensiero consapevole e concentrato, la focalizzazione eccessiva che genera stress e gli stati di coscienza espansa. Parla Con Le Relazioni ci guida nell’allenamento all’ascolto. Che ritmo ha l’estate? E la primavera? Che cosa c’è di diverso? E io, che ritmo ho adesso? E che ritmo ho quando faccio o penso mille cose? E mentre seguo le mie passioni? Che ritmo ho quando ho il mio sangue? E che ritmo ha il mio sangue?
Per conoscere questi ritmi dentro e fuori di noi ella ci suggerisce un percorso: il primo passo da fare è aprirci al silenzio, alla quiete, inducendoci a fermarci; il secondo passo è prestare orecchio al ritmo che abbiamo dentro e seguirlo senza giudizio; il terzo passo è introdurre un elemento che con lenta ripetitività ci porti eventualmente a rallentare e stabilizzare il nostro ritmo, noi stesse; poi, qualora vogliamo connetterci con il ritmo di un’altra cosa o persona, per abbracciare la sua verità, ci chiede di fare chiarezza al nostro interno riguardo all’intenzione di connessione che ci muove verso l’altro; successivamente ci insegna a chiedere il permesso; infine una volta ricevuto ci mostra come farci vuote imparando dal nostro utero, sospendendo momentaneamente noi stesse, i nostri pensieri per iniziare a imitare i movimenti dell’altro sino a diventarlo, fino a diventare noi il ritmo di quella entità.
Intraprendere il sentiero di Parla con le Relazioni significa cominciare a connettersi con il ritmo di qualsiasi cosa troviamo nella quotidianità: il vestito che voglio indossare oggi, la mano, l’albero che incontro, la tazza da cui sto bevendo, il granello di sabbia rimasto sul piede… Intraprendere questo sentiero significa abituarsi a seguire il ritmo che abbiamo dentro con una mano e giocarci, sentire cosa cambia se lo relazioniamo con le maree o con un fiore fino a lasciarci travolgere e cullare dalla bellezza del cambiamento, dalla complessità armonica del mondo interiore ed esteriore. Parla con le Relazioni ci orienta verso la comprensione che solo recuperando la mutevolezza dei nostri ritmi e il nostro fluire con essi possiamo davvero trovare un equilibrio.
